Opportunità di rimborso della CEHR sui dividendi francesi per i non residenti
Una decisione importante riguardante l'applicazione della Contribution exceptionnelle sur les hauts revenus (CEHR) sui dividendi di fonte francese versati a un residente italiano
Il Tribunale Amministrativo di Montreuil ha recentemente emesso una decisione importante riguardante l'applicazione della Contribution exceptionnelle sur les hauts revenus (CEHR) sui dividendi di fonte francese versati a un residente italiano (TA Montreuil 19-9-2024 n° 2215513). Secondo questa decisione, la Francia non può applicare la CEHR su tali dividendi in virtù delle disposizioni dell'articolo 10 della convenzione fiscale franco-italiana del 5 ottobre 1989.
Dal 2018, l'aliquota di ritenuta alla fonte francese sui dividendi è stata ridotta al 12,8%. Tuttavia, quando questi dividendi sono versati a un non residente, l'amministrazione fiscale li sottopone ad un Contributo Eccezionale sui Redditi Elevati (la CEHR).
La CEHR è considerata un'imposta futura analoga all'imposta sul reddito, rientrante nel campo di applicazione della convenzione fiscale franco-italiana del 5 ottobre 1989, ai sensi dell'articolo 2 di tale testo. Tale contributo viene calcolato sulla base del reddito fiscale di riferimento del nucleo familiare per l'anno di imposta di riferimento, una nozione che consente di tenere conto di tutte le risorse effettivamente percepite da un nucleo familiare durante un anno civile.
La CEHR viene determinata secondo un'aliquota progressiva su due scaglioni, dopo l'applicazione di un'aliquota pari a zero sul primo scaglione. Le aliquote applicabili sono le seguenti:
- Per i contribuenti single, vedovi, separati o divorziati:
- Reddito fiscale di riferimento fino a 250.000 €: aliquota del 0%
- Reddito fiscale di riferimento tra 250.001 € e 500.000 €: aliquota del 3%
- Reddito fiscale di riferimento superiore a 500.000 €: aliquota del 4%
- Per i contribuenti coniugati o uniti civilmente (PACS), soggetti a imposizione congiunta:
- Reddito fiscale di riferimento fino a 500.000 €: aliquota del 0%
- Reddito fiscale di riferimento tra 500.001 € e 1.000.000 €: aliquota del 3%
- Reddito fiscale di riferimento superiore a 1.000.000 €: aliquota del 4%
Nei casi in cui l'azionista risieda in un paese che ha stipulato una convenzione fiscale con la Francia che limita il diritto di imposizione al 15%, l'importo della CEHR viene adeguato in modo che la tassazione complessiva dei dividendi in Francia non superi questa soglia del 15%.
Recentemente, un contribuente residente in Italia ha contestato l'applicazione della CEHR basandosi sull'articolo 10 della convenzione fiscale franco-italiana, che stabilisce che la Francia può imporre i dividendi di fonte francese solo fino al 15% e esclusivamente tramite una ritenuta alla fonte. La CEHR, invece, viene recuperata mediante ruolo, ossia tramite avviso di pagamento.
Il Tribunale Amministrativo di Montreuil ha dato ragione a questo contribuente con una decisione che appare difficilmente contestabile dalle giurisdizioni superiori, poiché si basa su un ragionamento in linea con una giurisprudenza relativa ai prodotti assicurativi versati a un residente belga (CE, 10 luglio 2019, n. 425148).
Questa soluzione dovrebbe poter essere applicata anche alle altre convenzioni fiscali che stabiliscono esplicitamente che l'imposizione dei dividendi debba avvenire tramite ritenuta alla fonte nello Stato di residenza della società che distribuisce i dividendi. Di conseguenza, questa decisione potrebbe avere ripercussioni più ampie per i residenti di altri paesi che beneficiano di convenzioni simili con la Francia.
Per presentare un reclamo fiscale in Francia al fine di ottenere il rimborso della CEHR, è necessario inviare una richiesta formale all'amministrazione fiscale francese, indicando chiaramente le somme contestate e le motivazioni legali del ricorso. La domanda deve essere presentata entro la fine del secondo anno successivo a quello in cui è stata notificata la messa in recouvrement o effettuato il pagamento dell'imposta.
